Progetto MITO2000

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MITO2000 è il programma di monitoraggio degli uccelli comuni nidificanti in Italia, attivo dal 2000 su tutto il territorio nazionale grazie al coinvolgimento di quasi 500 rilevatori appartenenti a diversi gruppi locali.
Il programma si inserisce nel Pan-European Common Bird Monitoring Scheme in cui contribuisce alla valutazione degli andamenti delle popolazioni di uccelli su scala continentale.

Il CISO ha contribuito alla realizzazione del progetto fin dalle sue fasi iniziali e molti dei rilevatori sono soci CISO.
Il coordinamento nazionale MITO2000, costituito da nove membri, comprende un membro di nomina diretta del CISO, uno designato dalla Lipu, due designati dai soggetti che garantiscono il supporto tecnico e gli altri cinque eletti dall’Assemblea dei coordinatori locali.
Il coordinamento nomina il Collegio tecnico e la Segreteria organizzativa e resta in carica per un periodo di quattro anni.
La prima fase del progetto è culminata in un numero monografico di Avocetta, uscito nel 2011, sulle distribuzioni e le preferenze ambientali delle specie comuni nidificanti in Italia, basato sui dati dei primi cinque anni di rilevamento.

Dal 2009 il progetto MITO2000, sostenuto dalla Rete Rurale Nazionale, programma attuato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e cofinanziato dalla politica di sviluppo rurale della UE, è anche finalizzato all’aggiornamento del Farmland Bird Index (FBI) a livello nazionale e regionale.
Il FBI è uno degli indicatori di contesto della politica di sviluppo rurale, a livello comunitario, nazionale e regionale (allegato IV del Regolamento UE/808/2014). Dal 2010 la Lipu realizza una brochure annuale contenente gli andamenti di popolazione delle specie comuni nidificanti in Italia calcolati con i dati del progetto MITO2000. Gli andamenti di popolazione delle singole specie sono disponibili sul sito web del progetto, insieme a quelli degli indicatori ornitologici aggregati.

Riassumendo i dati più salienti dei trend 2000-2014 [Rete Rurale Nazionale & Lipu (2015). Uccelli comuni in Italia. Aggiornamento degli andamenti di popolazione e del Farmland Bird Index per la Rete Rurale Nazionale dal 2000 al 2014.] si può affermare che negli ambienti agricoli si conferma una tendenza alla diminuzione particolarmente marcata per le specie maggiormente legate agli habitat pseudosteppici, come Calandrella, Cutrettola, Allodola e Saltimpalo, insieme ad altre legate ai mosaici agrari più complessi e strutturati come Torcicollo e Averla piccola.
Mostrano invece una tendenza all’incremento specie meno esigenti da un punto di vista ecologico (Gazza, Cornacchia grigia) e più legate alla presenza umana (Storno).
Trend negativi risultano anche per le specie tipiche degli ambienti aperti di montagna che compongono l’indice delle specie delle praterie montane (FBIpm).

Il Woodland Bird Index (WBI) conferma al contrario una netta e complessiva tendenza positiva, coerente con i dati sui sistemi forestali italiani, che sono interessati da un progressivo incremento di superficie.

I referenti per l’Italia all’interno dell’EBCC – European Bird Census Council sono Mattia Brambilla e Gianpero CalviIl referente per il CISO è Mattia Brambilla.

Per saperne di più visita il sito www.mito2000.it.