Un successo il convegno: La BRUGHIERA di Malpensa e di Lonate Pozzolo. Un tesoro da custodire

26 Febbraio 2023

News

Domenica 25 febbraio 2023 si è svolto il convegno che aveva lo scopo di far conoscere i tesori naturalistici della Brughiera di Malpensa e di Lonate Pozzolo (anche nota come Brughiera del Gaggio) e di promuovere il suo inserimento nella Rete Natura 2000, contribuendo così al raggiungimento per il 2030 del 30 % di superficie regionale protetta.

La brughiera è minacciata dal progetto di espansione dell’area cargo dell’aeroporto di Malpensa. Tante persone, istituzioni e associazioni si stanno impegnando per impedire che questo ambiente straordinario venga distrutto per far posto a capannoni e piazzali; in una zona piena di aree industriali e capannoni abbandonati.

Al convegno, il cui programma è riportato in altre pagine di questo sito, ha visto la partecipazione in presenza di 220 persone, alle quali vanno sommate 20-30 persone collegate in teleconferenza. Il bellissimo auditorium A. Paccagnini di Castano Primo era gremito di persone attente e interessate sino alla fine dei lavori.

Il CISO ha partecipato fin dagli scorsi anni a tutte le azioni messe in atto per: 1) informare sul valore naturalistico e ornitologico in particolare e contrastare la proposta di ampliamento dell’area cargo di Malpensa che comporterebbe la sottrazione di circa 95 ettari di brughiera; 44 subito e il resto negli anni a venire; 2) chiedere l’istituzione di un sito Natura 2000 (sono presenti popolazioni di specie di uccelli della DU anche di notevole consistenza, come il succiacapre, per esempio; e specie della DH di notevole rilevanza, come la farfalla Coenonympha oedippus e la libellula Sympecma paedisca).
Come CISO partecipiamo alle azioni di un gruppo di soggetti nazionali (LIPU, Legambiente, Italia Nostra, FAI), dello staff del LIFE Drylands e di associazioni locali; queste ultime agguerritissime.
Abbiamo organizzato un bioblitz nel dicembre 2021; un trekking il 20 marzo 2022 e una manifestazione con molte centinaia di partecipanti il 28 gennaio 2023. Tutte queste iniziative hanno avuto una buona risonanza sulla stampa, anche nazionale, e sulle reti televisive locali, RAI compresa.

Contemporaneamente abbiamo presentato un ricorso al TAR e redatto e inviato alcuni dossier nei quali si motivava l’avversione al progetto, uno dei quali consegnato alla Commissione VIA Italia che per conto del Ministero per l’Ambiente, o come si chiama adesso, ha valutato nei giorni scorsi l’ammissibilità del progetto. Non stiamo nella pelle e vorremmo conoscere subito l’esito, ma dobbiamo attendere la pubblicazione della delibera. Abbiamo anche ripresentato alla Regione Lombardia e al Parco Lombardo del Ticino la richiesta di istituzione di un sito Natura 2000.
La petizione promossa su Change sta andando molto bene. Oggi siamo a 8000 firme:

Se volete aderire, per favore fatelo cliccando qui: https://www.change.org/p/salviamo-la-brughiera?source_location=search
Il FAI locale aveva inserito il sito fra i Luoghi del cuore, ed ha raggiunto un onorevole 129° posto a livello nazionale.
Comunque vada la questione della VIA, continueremo nelle nostre attività di informazione, comunicazione, opposizione pacifica. Se andrà come speriamo, punteremo all’istituzione del sito Natura 2000. Altrimenti ci opporremo con i mezzi legali a disposizione.

Se volete avere un’idea rapida della brughiera di Malpensa, guardate il bel filmato di 8 minuti realizzato da Norino Canovi.
Il filmato Ultima brughiera è visualizzabile qui:
https://www.youtube.com/watch?v=glOEBdEYDOY

Se invece vi state chiedendo se ci siano soluzioni alternative, se proprio è necessario allargare l’area cargo, la risposta è Sì. Vedete la foto aerea allegata, la cui legenda è la seguente:

LA MAPPA CON LE SOLUZIONI ALTERNATIVE ALLA SVILUPPO DI CARGO CITY A SUD DELL’AEROPORTO
Nella cartina qui sotto è indicata la parte della Brughiera che ENAC e SEA vorrebbero utilizzare per l’espansione di Cargo City e le soluzioni alternative richieste da Parco del Ticino e Comuni del CUV e del Castanese.

LEGENDA CARTINA

A – l’area di espansione verso sud della Cargo City con l’occupazione di 40 ettari di brughiera
B – l’ipotesi alternativa con utilizzo del sedime interno all’aeroporto in adiacenza a Cargo City ( Enac e Sea scartano l’ipotesi perché vogliono mantenere libero tutto il corridoio F per realizzare in futuro la terza pista e perché non si rispetterebbero le normative di sicurezza per la movimentazione degli aeromobili a terra )
C – una seconda ipotesi alternativa con utilizzo del sedime esterno all’aeroporto oltre la SS 336 ( per Enac e Sea troppo scomoda )
D – una terza ipotesi alternativa in zona Case Nuove ( per Enac e Sea troppo lontana dall’attuale Cargo City )
F – il corridoio per la terza pista ( che comporterebbe la definitiva compromissione di tutta la brughiera )