I candidati per il Consiglio del CISO 2023-2027

5 Agosto 2023

News

Il 7 settembre 2023, alle ore 14,20, a Varese, Università degli Studi dell’Insubria, Via Monte Generoso 71, a margine del XXI Convegno italiano di Ornitologia si svolgerà l’Assemblea dei Soci CISO. In quell’occasione si voterà per il nuovo consiglio che resterà in carica dal 2023 al 2027.

Nel mese di giugno i soci sono stati informati e ad essi si è chiesta la disponibilità a candidarsi.

Lo hanno fatto sinora in 13. Sono, in ordine alfabetico:

  • Rosario Balestrieri
  • Enrico Bassi
  • Corrado Battisti
  • Chiara Bettega
  • Alessandro Berlusconi
  • Letizia Campioni
  • Gianpasquale Chiatante
  • Angelo Meschini
  • Alessandro Montemaggiori
  • Flavio Monti
  • Samuele Ramellini
  • Gloria Ramello
  • Maurizio Sarà

Qui di seguito pubblichiamo dei brevi CV di ciascun candidato.

Dovranno essere eletti 11 consiglieri.

Diversi dei consiglieri attivi in questo mandato non possono ricandidarsi, avendo svolto l’attività per due mandati consecutivi.

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Brevi presentazioni dei candidati

 

Rosario Balestrieri

Rosario Balestrieri (Napoli, 1982). Dall’età di 15 anni volontario al CRAS di Napoli fino al 2005, Volontario in attività di monitoraggio rapaci e di antibracconaggio in Sicilia e Calabria dal 2001 al 2006. Dal 2000 al 2019 rilevatore e poi coordinatore regionale MITO. Censitore IWC dal 2005 e inanellatore “A” dal 2009. Laureato alla Federico II con lode e tesi sull’impatto degli impianti eolici sull’avifauna. Dottorato in Ecologia Forestale presso l’Università di Viterbo con studio dell’avifauna come bioindicatore della gestione forestale. Post-doc presso il CNR-IBAF per 6 anni con ricerche sulla silvicoltura sostenibile e analisi di piani di gestione nei SIC. Collaboratore di diversi progetti LIFE e di tutela di specie d’interesse prioritario. Autore di vari articoli scientifici tra cui pubblicazioni ISI e numerosi articoli o servizi divulgativi (radio, tv, social). Validatore della piattaforma ornitho.it e coordinatore provinciale del Progetto Atlante. Nel 2011 co-fondatore e Presidente di ARDEA, che nel 2016 organizza il CISO Day e nel 2019 il XX CIO di Napoli.  Dal 2020 membro del Dipartimento di Conservazione Animali Marini e Public Engagement della Stazione Zoologica Anton Dohrn dove si occupa di divulgazione scientifica e dello studio degli uccelli marini.

 

Enrico Bassi

Bergamasco, di madre siciliana, mi sono laureato in Scienze Naturali presso l’Università degli Studi di Pavia nel 2002 con una tesi triennale sulla biologia riproduttiva e selezione dell’habitat del Gufo reale nelle Prealpi Orobie.

Ora, mi occupo prevalentemente di avifauna selvatica, censimenti e ricerca ornitologica, ripristini di aree umide e mitigazioni ambientali. Dedico diverso tempo alle problematiche inerenti alla conservazione dell’avifauna italiana e dei rapaci diurni e notturni quali la perdita e sottrazione di habitat, la gestione dei Siti di Rete Natura 2000, gli impatti delle linee elettriche e dei cavi aerei, il disturbo dell’attività outdoor, dell’attività di caccia e il saturnismo di origine venatoria all’insegna del moto “Tra ammirazione e frustrazione: in mezzo vi è la conservazione”.

Dal 1998 in poi, mi sono interessato al monitoraggio e alla ricerca del Gufo reale in Lombardia, con una particolare attenzione alla problematica dell’impatto suscitato dagli elettrodotti per la cui mitigazione, sono stato coinvolto da numerosi partner istituzionali, ONG e Aziende elettriche (Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, Fondazione CARIPLO, LIPU, e-distribuzione e A2a) in alcuni progetti attuati in tre province lombarde su circa un centinaio di km di linee elettriche.

Dal 2004 al 2022 sono stato ricercatore e ornitologo naturalista per conto di ERSAF-Parco Nazionale dello Stelvio per cui ho seguito progetti pluriennali sulla conservazione di Aquila reale e Gipeto, sull’avifauna ed erpetofauna e sui Siti RN2000. Ho collaborato anche per il Parco Nazionale Gran Paradiso e per il Parco Nazionale della Val Grande rispettivamente per un triennio e un’annualità, oltre che per altre realtà minori quali Pubbliche Amministrazioni soprattutto in Italia settentrionale.

Coordinatore e validatore per la Lombardia e per le province di Sondrio e Bergamo del “Progetto Atlante degli Uccelli Nidificanti e Svernanti in Italia”, che ha utilizzato la piattaforma dati di ORNITHO.IT.

A partire dal 2007, grazie all’indispensabile aiuto di numerose persone provenienti dal mondo tecnico-scientifico, veterinario e dal mondo delle aree protette e della gestione venatoria ho cercato di approfondire alcune ricerche inerenti l’intossicazione da piombo nei grandi rapaci diurni che provoca la grave problema􀆟ca del saturnismo. Nell’arco di quasi 16 anni ho collaborato alla creazione di un network internazionale costituito da autorevoli enti di ricerca scientifica, parchi e aree protette, ONG, musei scientifici e CRAS, portando avanti alcuni ricerche relative a determinare la frequenza di contaminazione da piombo dei visceri di ungula􀆟 colpi􀆟 da arma da fuoco che i cacciatori lasciano sul terreno di caccia e a quantificare l’esposizione al piombo tramite le analisi dei tessuti di oltre 320 grandi rapaci provenienti principalmente da Italia, Francia, Austria e Svizzera. La ricerca, ancora in corso, è stata condotta con il contributo di circa 70 partner ed è stata supportata direttamente da ERSAF-Direzione Parco Nazionale dello Stelvio (dal 2007 al 2022) e dalla Provincia di Sondrio, con la particolare collaborazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, della Facoltà di Veterinaria dell’Università degli Studi di Milano, di ISPRA e, più recentemente, del CNR-IRSA.

Per la divulgazione dei risulta􀆟 di queste lunghe ricerche, mi sono attivato nella realizzazione di un video documentario intitolato “Piombo o Rapaci: di chi sentiremo la mancanza?” e della prima mostra italiana sul tema dal titolo “Il Veleno dopo lo sparo”, rispettivamente con Parco Nazionale dello Stelvio e Museo di Scienze Naturali “E. Caffi” di Bergamo.

Dal 2017, presiedo in qualità di chairman il Comitato Direttivo della Rete internazionale di monitoraggio sul Gipeto (International Bearded vulture Monitoring) e sono uno dei due membri italiani dell’Advisory Board della VCF (Vulture Conservation Foundation), organismo impegnato nella ricerca e conservazione degli avvoltoi europei, africani e del Medio Oriente

 

Corrado Battisti

Naturalista, si è formato nel settore dell’ecologia di comunità presso il C.N.R. Attualmente gestisce il Monumento naturale-ZPS “Palude di Torre Flavia” (Stazione di ricerca sui cambiamenti ecologici LTER). Da oltre 20 anni insegna Ecologia applicata e Gestione degli Ecosistemi presso l’Università di Roma Tre (Biologia e Ingegneria civile), occupandosi di strategie di conservazione attraverso il project management. Segue progetti operativi di restauro ambientale, su specie in declino demografico (es., Fratino) e diretti alla istituzione o ampliamento di aree protette. E’ autore di testi (tra cui il volume sulla Disturbance ecology – Springer e il manuale di gestione operativa di un’area protetta, diretto a studenti e citizen managers) e di oltre 200 pubblicazioni tecnico-scientifiche su riviste nazionali e internazionali. E’ membro del Comitato editoriale di riviste: Alula, Biologia ambientale, Ecologia urbana, Rivista italiana di Ornitologia, Avocetta (ove è curatore della rubrica Conservation Evidence), Quaderni del Museo di Storia naturale di Ferrara, Natural History Science. E’ Editor Assistant di Diversity, Vie et Milieu, Frontiers in Ecology and Evolution.

 

Chiara Bettega

Mi sono laureata in Scienze Naturali presso l’Università di Padova nel 2004, in seguito alla quale ho lavorato presso il Barn Owl Trust in Devon, UK (conservazione del barbagianni) e successivamente nel gruppo di ricerca sul gufo reale del Dr. Vincenzo Penteriani alla Estación Biológica de Doñana, Spagna. Dal 2016 al 2020 ho lavorato come tecnico faunistico in un progetto di ricerca sul fringuello alpino nella Cordigliera Cantabrica (Spagna), guidato dalla D.ssa Maria Delgado dell’Instituto Mixto de Investigación en Biodiversidad. Durante questa esperienza professionale decido di intraprendere il percorso del dottorato di ricerca in biologia presso l’Università di Oviedo – sotto la supervisione della D.ssa Delgado e del Dr. Mattia Brambilla dell’Università di Milano – che concludo ad inizio 2021 con una tesi dal titolo “Migration strategies and circannual patterns of habitat use of snowfinches (Montifringilla nivalis nivalis) in a patchy alpine landscape”, nella quale studiamo diversi aspetti dell’ecologia della specie (areale di distribuzione, uso dell’habitat, strategie di movimento e comportamento gregario).

Dal 2021 sono assegnista di ricerca presso il MUSE di Trento, dove mi occupo degli effetti dei cambiamenti climatici sia per quanto riguarda le ripercussioni sugli habitat e le specie d’alta quota – con particolare focus sul fringuello alpino – che l’impatto sull’avifauna dei boschi montani conseguentemente ad eventi estremi come la tempesta Vaia.

Sono coautrice di diverse pubblicazioni scientifiche con peer review e mi occupo anche di divulgazione. A tal proposito, nel 2022 ho pubblicato il mio primo romanzo divulgativo, “Sulle ali di cristallo”, Ed. del Faro, scritto a quattro mani con Aldo Martina.

Profilo Researchgate: https://www.researchgate.net/profile/Chiara-Bettega

 

Alessandro Berlusconi

È naturalista e ornitologo; socio del CISO dal 2021. Dopo essersi laureato in Scienze della Natura presso l’Università degli Studi di Pavia, sta attualmente concludendo il dottorato di ricerca in Scienze Ambientali presso l’Università degli Studi di Insubria. Sebbene sia all’inizio della propria carriera scientifica, con soli 6 lavori pubblicati, collabora con diversi progetti in ambito ornitologico e zoologico dal 2016, in particolare in ambienti forestali e agricoli. Le proprie attività di ricerca si concentrano sull’ecologia degli uccelli, in particolare coesistenza e competizione tra specie simili, le loro interazioni con l’ambiente, la distribuzione spaziale e il rapporto con le attività antropiche. Ha buone conoscenze di GIS e discrete in analisi statiche di dati. Impegnato in educazione ambientale e divulgazione scientifica con lezioni, interventi e conferenze, collaborando con scuole, università, aziende e altri Enti.

 

Letizia Campioni

Ho una laurea in Biologia (Univ. La Sapienza di Roma) ed un PhD in Biologia della Conservazione (Univ. Siviglia 2012) dove ho studiato il comportamento di movimento e comunicazione inter-specifica del Gufo reale. Nel 2013-17 ho lavorato come post-doc all’ Ispa Ist. Universitario di Lisbona, studiando l’ecologia ed il comportamento migratorio e di alimentazione degli uccelli marini pelagici immaturi. Dal 2018 sono ricercatrice a tempo determinato presso Ispa dove ho anche insegnato per 4 anni ecologia comportamentale (magistrale Biologia marina e conservazione) e per 2 anni comportamento animale (triennale in Biologia). Nel 2019 ho fatto parte de Comitato Scientifico del XX CIO e da allora sono editore associato di Avocetta. Ho pubblicato 36 articoli su riviste internazionali peer-reviewed (Scopus cit. 585, h-index: 13) con >250 coautori. Collaboro stabilmente con ricercatori/centri di ricerca in Canada, Italia, Spagna, Portogallo, Svizzera, Bermuda e Falklands occupandomi di comportamento, ecologia, conservazione, tossicologia e bioacustica di diverse species di uccelli marini. Recentemente ho partecipato ed organizzato eventi di divulgazione scientifica come la Notte Europea dei Ricercatori, Festival della Scienza (PT), oppure con interviste per riviste online (Scienza in Rete, New Scientist, Radar Magazine), radio e blog.

Afferenza: MARE – Marine and Environmental Sciences Centre/ARNET – Aquatic Research Network, Ispa – Instituto Universitário, 1149-041 Lisbon, Portugal

Email: letiziacampioni@hotmail.com

Personal pages:

https://www.cienciavitae.pt/portal/1016-2368-D535

https://www.mare-centre.pt/en/user/159

 

Gianpasquale Chiatante

E’ naturalista e zoologo; socio del CISO dal 2016. Dopo essersi laureato in Scienze Naturali presso l’Università degli Studi di Pavia, ha conseguito il diploma di Dottore di Ricerca in Ecologia Sperimentale presso lo stesso Ateneo. Attualmente è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche dell’Università della Tuscia. Autore di 47 articoli scientifici, si occupa soprattutto di ecologia degli uccelli, in particolare della loro distribuzione nello spazio e delle loro interazioni con l’ambiente, in particolare in ambienti forestali e agricoli. Studia anche la migrazione dei rapaci diurni nel bacino del Mediterraneo e, di recente, ha iniziato a occuparsi di bioacustica e attività vocale delle specie. Ha buone conoscenze di GIS e di analisi statiche di dati spaziali, collabora anche a ricerche che includono altri gruppi sistematici, mammiferi in primis.

 

Angelo Meschini

Nato a Viterbo (1962), volontario presso campi di sorveglianza al lanario (90-94) nella provincia di Viterbo. Successivamente si è interessato allo studio dei limicoli alle Saline di Tarqunia e al Lago di Alviano ed è stato membro attivo del Wader Study Group. In un secondo momento il suo interesse si è rivolto allo studio degli uccelli della pseudo-steppa mediterranea, pubblicando una monografia sull’occhione (2010) e diversi articoli su questa specie e la ghiandaia marina. Ha fondato CORACIAS di cui è coordinatore nazionale (dal 2011 a ora).  Contributore alla stesura del  Piano di conservazione europeo sulla ghiandaia marina. Dal 2022 coordina un progetto pluriennale di collocamento di nest box per Lipu Birdlife – International per le ghiandaie marine. Ha scritto 9 libri di divulgazione ornitologica (2016 -2022). Ha partecipato a Life-Natura Monti della Tolfa (2011) e ha fatto svariate consulenze ornitologiche per progetti di infrastrutture (VIA, impianti eolici). Negli ultimi anni ha anche lavorato come consulente del Ministero Beni Culturali (Sovraintendenza regione Lazio), in opere di implementazione tra aspetti storici e naturalistici in Ville del Lazio, (2021-2023).

 

Alessandro Montemaggiori

PhD in Biologia ambientale ed evoluzionistica alla Sapienza di Roma, ha lavorato e lavora per diversi organismi e istituzioni, tra i quali WWF, IUCN, CITES, Nazioni Unite, Comunità Europea, Ministero dell’Ambiente, ISPRA e ENAC. È stato il direttore della Riserva Naturale Statale e Area Marina Protetta “Isole di Ventotene e S. Stefano”, il responsabile scientifico del Bioparco di Roma, consulente scientifico dell’Istituto di Ecologia Applicata (IEA), professore a contratto per il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “C. Darwin” della Sapienza e ricercatore associato presso lo stesso dipartimento.

La ricerca scientifica in campo ornitologico e la conservazione sono i suoi due interessi professionali principali. L’unione profonda tra questi due argomenti è stata la linea guida principale della sua intera carriera professionale. Già membro del Comitato Direttivo CISO nel 2011-2015, è socio fondatore e consigliere della SROPU. Si occupa principalmente di gestione dei conflitti con la fauna selvatica, conservazione e studio delle migrazioni, argomenti su cui ha scritto numerose pubblicazioni scientifiche.  CV completo: www.montemaggiori.it.

 

Flavio Monti

Nato a Roma nel 1984, laureato in scienze naturali. Biologo con oltre 10 anni di esperienza lavorativa nel campo dell’ecologia, comportamento animale e della biologia della conservazione. Ha conseguito il dottorato di ricerca con label europeo e titolo congiunto presso l’Universitè di Montpellier (Francia) e l’Università di Ferrara (Italia). Attualmente è coinvolto in programmi di ricerca e conservazione degli uccelli migratori e degli ecosistemi costieri e marini nella regione del Mediterraneo. I suoi interessi spaziano dall’ornitologia alla ricerca applicata nel campo dell’ambiente e dei conflitti uomo-fauna selvatica per una corretta gestione delle specie e degli habitat. Dal 2006 collabora al progetto di reintroduzione del falco pescatore in Toscana, contribuendo al suo storico ritorno come specie nidificante in Italia. Dal 2016 serve l’organizzazione internazionale MedWet, che sotto l’egida di Ramsar, promuove l’effettiva conservazione delle funzioni e dei valori delle zone umide del Mediterraneo e l’uso sostenibile delle loro risorse e dei loro servizi. Ha rivestito il ruolo di esperto scientifico per la gestione e realizzazione di progetti nazionali e internazionali (INTERREG MED e HORIZON 2020) oltre ad aver pubblicato numerosi articoli su riviste scientifiche peer-reviewed, monografie, capitoli di libri e articoli divulgativi. Flavio è attualmente Ricercatore presso l’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri (IRET) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).

Cosa vorrei fare per il CISO: vorrei contribuire, in collaborazione con i colleghi, a promuovere la diffusione dell’ornitologia in Italia e all’estero. Continuare l’ottimo lavoro svolto finora per mantenere alto il livello scientifico dei contributi per la rivista Avocetta e promuoverne la diffusione a livello internazionale. Come consigliere mi piacerebbe contribuire all’organizzazione dei prossimi convegni nazionali, nonché partecipare alle giornate del CISO per promuoverne valori e tematiche.

 

Samuele Ramellini

Sono nato nel 1999, e mi sono laureato in Scienze Naturali (triennale) e Biogeoscienze (magistrale) all’Università di Milano sotto la supervisione del Prof. Diego Rubolini e del Dr. Jacopo G. Cecere. Nel 2022 ho ottenuto la Ermenegildo Zegna Founder’s Scholarship, che mi ha portato al Max Planck Institute of Animal Behaviour per un periodo di ricerca nel gruppo del Dr. Kamran Safi (Animal-Environment Interaction Lab). La mia attività di ricerca si è focalizzata sull’ecologia del movimento del grillaio, sull’ecologia dell’usignolo del Giappone e sulla dieta dei rapaci notturni. Sono autore di 6 articoli indicizzati su ISI e di altri 10 articoli o capitoli di libri, nonché di oltre 15 presentazioni/poster a convegni nazionali e internazionali (9 da presentatore). Nel 2019 sono stato premiato come “Promessa ornitologica dell’anno” dal CISO. Dal 2020 sono membro del Consiglio Direttivo della SROPU, nel quale ho contribuito al coordinamento tecnico-scientifico e all’attuazione dei monitoraggi nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale del Lazio. Ho poi svolto attività di referaggio e faccio parte del comitato editoriale di ALULA (dal 2021). Come membro del Consiglio Direttivo CISO, vorrei impegnarmi nel rappresentare i giovani ornitologi e mantenere una proficua collaborazione con la piattaforma ornitho, indispensabile strumento di ricerca scientifica e citizen science.

 

Gloria Ramello

La mia passione per l’ornitologia nasce quando, durante il percorso di laurea triennale in Produzioni e Gestione degli animali in allevamento e selvatici presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie di Grugliasco (TO), vengo a conoscenza del Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola (TO).

Decido di effettuare qui il mio tirocinio di tesi triennale e inizio a partecipare alle attività di inanellamento a scopo scientifico del rondone pallido, la cui colonia è seguita dagli anni ’70 da Giovanni Boano. Successivamente divento volontaria del Museo e vengo a conoscenza del mondo delle collezioni ornitologiche museali, che diventano il mio principale campo di interesse.

Attualmente lavoro come Collection Manager presso il Museo di Storia Naturale di Copenaghen (Danimarca). La mia principale occupazione riguarda la cura, la gestione e la digitalizzazione della collezione ornitologica, che comprende circa 5.700 specie.

Nonostante il trasferimento in Danimarca mantengo attive le collaborazioni italiane e faccio parte del consiglio direttivo di alcune associazioni: il Gruppo Piemontese Studi Ornitologici (GPSO) e l’Associazione Naturalistica Piemontese (ANP).

Nel 2018 ho partecipato al progetto “European Raptor Biomonitoring Facility – WG3 Collection Arena”. Questo progetto finanziato dall’Unione Europea aveva come scopo quello di redigere, inviare e analizzare le risposte di un questionario sulla composizione e consistenza delle collezioni di uccelli rapaci (diurni e notturni) nei principali musei europei e il tasso di acquisizione di nuovi esemplari per il loro successivo utilizzo nelle analisi sui contaminanti ambientali.

Durante lo stesso anno ho effettuato un Erasmus Traineeship presso il Museo di Storia Naturale di Stoccolma (Svezia) per due mesi, dedicato alla preparazione e all’utilizzo degli esemplari ornitologici.

Dal 2018 ho iniziato una collaborazione con il Museo Civico di Storia Naturale “G. Doria” di Genova, per cui mi sono dedicata alla preparazione di alcuni esemplari della collezione ornitologica.

Dal 2020 al 2022 sono stata borsista e collaboratrice del Dipartimento di Scienze della Terra di Torino, per cui mi sono occupata della preparazione degli esemplari in scheletro conservati nella collezione ornitologica “M. Pavia” e della gestione della colonia di dermestidi.

Nel 2021 ho conseguito la laurea magistrale in Scienze e Gestione Sostenibile dei Sistemi Naturali presso l’Università degli Studi di Torino, con una tesi relativa alle collezioni ornitologiche e al loro utilizzo nella ricerca scientifica.

Tra il 2021 e il 2022 ho collaborato anche con il Museo di Carmagnola, come tirocinante occupandomi prevalentemente della gestione e digitalizzazione della collezione ornitologica e partecipando ad attività di didattica in collaborazione con la Biblioteca Civica di Carmagnola.

Nel corso del 2023 ho collaborato con il Museo Civico “E. Caffi” di Bergamo per la realizzazione della mostra itinerante “Il veleno dopo lo sparo” dedicata alla problematica del saturnismo negli uccelli.

Oltre alle attività in ambito museale ho partecipato ad attività di monitoraggio avifaunistico nell’ambito dei seguenti progetti coordinati: Censimenti uccelli acquatici svernanti (International Waterbird Census), Garzaie Italia, Progetto MonITRing (Palude di San Genuario, Parco Naturale del Lago di Candia, Centro Provinciale di Cattura e Inanellamento in Ambiente Scrivia), Progetto Piccole Isole (Isola di Palmaria) e Progetto Alpi (Colle Vaccera). Monitoraggio delle popolazioni di topino (Riparia riparia) mediante la tecnica dell’inanellamento a scopo scientifico. Monitoraggio delle popolazioni di rondone pallido, succiacapre e assiolo con l’utilizzo dell’inanellamento a scopo scientifico e l’apposizione di sistemi di geolocalizzazione (GLS, GPS) in collaborazione con il Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola e l’Università di Lund (Svezia).

Ho presentato la mia candidatura perché ritengo di poter contribuire attivamente proponendo nuove attività relative ad argomenti poco conosciuti come ad esempio le collezioni museali e contribuendo all’organizzazione delle altre proposte. Inoltre, sarebbe una grande soddisfazione personale in quanto il CISO è per me, un importante punto di riferimento.

 

Maurizio Sarà

Professore di Zoologia all’Università di Palermo

ORCID ID orcid.org/0000-0003-4274-422X

Insegna Zoogeografia, Zoologia Sistematica e Biologia della Conservazione nelle triennali e specialistiche presso il Dipartimento di Scienze Biologiche, Chimiche e Farmaceutiche.
Si interessa di: Ecologia della Fauna • Biologia della Conservazione • Biodiversità • Zoogeografia & con particolare riguardo alla sistematica e filogeografia di specie-campione, ai modelli di distribuzione; oltre alle interazioni con attività antropiche e con le principali cause di alterazione ambientale (cambi climatici e di usi del suolo). Soggetti di ricerca sono gli Uccelli Rapaci e le specie, delle Direttive Habitat ed Uccelli, più legate alla conservazione e gestione del territorio, secondo i principi della Strategia italiana della Biodiversità.

La produzione scientifica consiste in oltre 220 articoli e altri contributi citati in: