Ruolo della FISNA e Società scientifiche riguardo a eventi e opere impattanti sugli ecosistemi

8 Marzo 2024

News

Il territorio del nostro Paese è continuamente sottoposto a grandi trasformazioni territoriali che, in molti casi, arrecano pesanti impatti a componenti ecosistemiche. Queste trasformazioni possono incidere su ecosistemi e componenti di alto valore (si pensi alle brughiere per Malpensa, ai sistemi dunali per gli eventi musicali di massa, alle praterie di alta quota per gli impianti di risalita, all’impatto dei campi eolici su chirotteri e uccelli, ecc.).

Associazioni ambientaliste e cittadini si oppongono o propongono alternative sulla base di opinioni generali inerenti al valore ambientale delle aree   spesso, però, senza avere a disposizione evidenze oggettive e dati originali raccolti in modo sistematico e attendibile con studi di campo. Ciò può avviare conflitti, sulla base di pregiudizi, tra favorevoli e contrari a tali opere/eventi che, spesso, si diffondono su social e media con toni aggressivi e poco funzionali alla ricerca di soluzioni.

In tali circostanze, le Società scientifiche dovrebbero proporsi come soggetti indipendenti e imparziali in grado di superare le contrapposizioni tra gli attori sociali, fornendo dati, analisi e conclusioni robuste perché basate su approcci appunto scientifici: questa dovrebbe essere una loro specifica funzione.

A questo proposito, il Centro Italiano Studi Ornitologici propone un livello proattivo di mobilitazione che può prevedere la predisposizione (e attuazione) di disegni di campionamento per la raccolta dati di campo sulle componenti ambientali (nel nostro caso, uccelli) passibili di impatto nelle aree oggetto di trasformazione.

Molto spesso la realizzazione di tali eventi o opere viene comunicata con largo anticipo: questo può costituire una opportunità per gli esperti delle Società scientifiche che possono così pianificare la ricerca attraverso l’iniziativa di singoli esperti o task-forces (che utilizzino anche diverse modalità operative: dal coinvolgimento degli studenti, alla partecipazione dei cittadini e/o del personale tecnico non accademico).

I dati così raccolti sarebbero importanti per (i) verificare la possibilità che determinate componenti ambientali possano subire un impatto (es., adottando protocolli BACI: Before-After-Control-Impact), fornendo così dati utili agli Enti pubblici che, per competenza, dovranno valutare e, nel caso, autorizzare le opere o gli eventi (Uffici regionali di VINCA, VIA, VAS, ecc.); (ii) fornire dati oggettivi a terzi nel caso si rendessero necessarie azioni legali su impatti a carico di componenti ecosistemiche (es., procedure di danno ambientale); (iii)  pubblicare i dati su riviste scientifiche di conservazione e di gestione/pianificazione ambientale, incrementando così le conoscenze sugli effetti degli impatti indotti da opere ed eventi umani sulle componenti ecosistemiche.

La forza di questo approccio di ricerca sta nell’adozione di protocolli collaudati e ripetibili perché effettuati da esperti di Società scientifiche riconosciute e indipendenti.

In un periodo di grandi cambiamenti ambientali, è importante che le Società scientifiche, ognuna con le modalità più congeniali in funzione delle risorse e della motivazione disponibili, utilizzino questa opportunità, attraverso i loro esperti, così da fornire evidenze sull’impatto dei processi antropogeni, partecipando al processo di crescita disciplinare della conservazione della natura come scienza applicata.

 

Il Consiglio CISO – Centro Italiano Studi Ornitologici e l’Editorial Board di Avocetta, Italian Journal of Ornithology

 

Presidente: Maurizio Sarà

Delegato: Corrado Battisti